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Settima edizione del Festival Trentino 2060 con dicotomie: bussole per il futuro

Dal 26 al 29 giugno a Borgo Valsugana la settima edizione del Festival, che nella scorsa edizione ha registrato più di 4000 partecipazioni.

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Dal 26 al 29 giugno 2025 si terrà nella Piazza Degasperi di Borgo Valsugana la nuova edizione di Trentino2060, il Festival del pensiero critico. La kermesse è ideata e organizzata dall’Associazione Culturale Agorà, un gruppo eterogeneo di ricercatori, docenti, lavoratori e studenti under 35 che avvertono la responsabilità di contribuire allo sviluppo della propria comunità e puntano a questo obiettivo attraverso la promozione di una riflessione critica e razionale sulle questioni più urgenti dell’oggi.

Trentino 2060 nasce dalla volontà di ragionare sui grandi temi di attualità con rilevanza politica e sociale, ricercando nuove prospettive per il futuro del proprio territorio, e non solo. Il 2060 è infatti l’anno in cui Millennials e Gen Z avranno dato la maggior parte del proprio contributo alla società; per loro questa sarà l’occasione per guardarsi indietro e chiedersi che tipo di Trentino avranno contribuito a costruire.

 

 

 

Nato nel 2019 come ciclo di conferenze itinerante, Trentino 2060 si è poi ampliato fino a diventare un vero e proprio festival nel 2021, grazie alla fondamentale co-promozione di Cassa Rurale Valsugana e Tesino. Nelle scorse edizioni, sul palco di Borgo Valsugana sono intervenuti ospiti del calibro di Marco Paolini, Vera Gheno, Elsa Fornero, Francesca Mannocchi, Carlo Cottarelli, Mariangela Pira, Dario Fabbri, Lucrezia Reichlin, Michele Boldrin, Cecilia Sala, Gherardo Colombo, Stefano Nazzi, Elena Cattaneo e molti altri, riuscendo a coinvolgere migliaia di partecipanti fisici da tutto il Trentino-Alto Adige e da fuori regione; dati alla mano, Trentino2060 è in grado di attrarre in Valsugana più di 4000 persone all’anno.

 

 

Quella del 2025 sarà la settima edizione del festival e – come afferma Davide Battisti, presidente dell’associazione Agorà e direttore scientifico del Festival – in questo percorso si è gradualmente costruita un’identità precisa, la quale si riflette nella sua proposta culturale. In particolare, le passate due edizioni hanno visto delinearsi un tentativo non tanto di rincorrere affannosamente l’attualità, quanto quello di promuovere dei metodi di analisi di cui ogni comunità democratica dovrebbe dotarsi per affrontare i problemi della contemporaneità e delineare le prospettive future. Nel 2023, con il tema Futuro in Stand-By, si è voluto porre l’attenzione sui processi economici, materiali e culturali che ci conducono o ci impediscono di compiere dei passi verso un futuro desiderabile. Nel 2024, con Basics, si è fatto un passo indietro – in termini concettuali e non storici – per ritornare alle domande fondamentali che stanno alla base delle riflessioni più urgenti del dibattito pubblico. L’edizione 2025 intende proseguire in questa direzione proponendo il tema Dicotomie. Bussole per il futuro.

 

L’essere umano ha sempre cercato dei modi per “mettere in ordine” la complessità della realtà che lo circonda. Uno dei più efficaci è il cosiddetto metodo dicotomico, formalizzato dal filosofo greco Platone. Nei suoi famosi dialoghi, Platone propone una tecnica di divisione concettuale per analizzare idee o categorie, la quale consiste nel distinguere e dividere in due parti l’oggetto su cui si intende riflettere. Calato nel contesto del festival Trentino 2060, questo approccio ci permette di proporre delle discussioni articolate in opposizioni chiare. Questo “movimento dicotomico” offre un modo di procedere e di ragionare verso una conoscenza chiara e distinta delle cose del mondo, basata proprio sulla tensione tra opposti o elementi complementari. Pertanto, l’edizione 2025 di Trentino2060 proporrà una serie di eventi i cui titoli saranno costruiti attorno a una dicotomia in grado di offrirci nuovi modi di ragionare sulla nostra realtà.

 

È vero – riconosce Battisti – non tutte le categorie della realtà possono essere ridotte a due sole alternative e alcune divisioni potrebbero addirittura risultare forzate. Cionondimeno, proponendo una riflessione attorno alle dicotomie del nostro tempo non si ha la pretesa di descrivere il mondo in tutta la sua complessità, bensì di offrire delle chiavi di lettura, delle bussole per comprenderlo.  Come le mappe non possono offrire una rappresentazione perfetta del territorio che intendono descrivere – poiché altrimenti risulterebbero addirittura illeggibili in quanto piene di dettagli trascurabili – così le dicotomie che verranno proposte durante il festival non pretendono di fornire una spiegazione esaustiva del mondo. In una realtà sempre più complessa, incerta e caotica, quello di cui si sente il bisogno sono concetti, idee e interpretazioni che generino nuove idee per orientare il nostro modo vivere insieme: ragionare per opposti, per scontri, per prospettive incrociate può essere uno degli strumenti utili a raggiungere questo obiettivo.

 

 

 

Anche per l’edizione 2025, Trentino 2060 proporrà molteplici attività culturali ed enogastronomiche, facendosi così volano turistico ed economico per l’intera Valsugana. In questa direzione vanno quindi la già citata co-promozione con Cassa Rurale Valsugana e Tesino, ma anche le partnership con Fondazione Valtes, Comune di Borgo Valsugana, APT Valsugana, Fondo Comune delle Casse Rurali del Trentino, Levico Acque, Arte Sella, Rifugio Crucolo. Ulteriori collaborazioni e partnership saranno comunicate nei prossimi mesi.

 

La lista delle relatrici e dei relatori che si alterneranno sul palco del Festival è ancora riservata. Nelle prossime settimane saranno svelati i primi nomi sui canali social di Trentino2060.

 

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