Un Bilancio 2019 a gonfie vele

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L’Assemblea dei soci è chiamata ad approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2019. La soddisfazione del Consiglio di amministrazione e del direttore generale Paolo Gonzo per i risultati raggiunti.

In soli poco più di tre anni, dalla fusione delle tre preesistenti realtà di valle, la Cassa Rurale Valsugana e Tesino procede a vele spiegate come testimoniano gli ottimi risultati del bilancio 2019 sottoposto alla approvazione dell’Assemblea dei soci.

Assemblea fissata per il prossimo 25 giugno in prima convocazione e il 29 giugno in seconda convocazione, senza la partecipazione fisica dei soci e solo per delega, come prescritto dalle norme anti Covid.

“Non vediamo l’ora di tornare ad incontrarci di nuovo” afferma il direttore generale Paolo Gonzo “strette di mano, condivisione e confronto diretto, rappresentano per chi lavora in Cassa Rurale uno dei principali momenti per progettare la nostra azione nei confronti dei soci e del territorio.


A questo proposito il bilancio 2019 della Cassa Rurale taglia traguardi rilevanti dal punto di vista sia reddituale, con un utile 2019 pari a 6,45 milioni (+ 8,05%) che di solidità con un patrimonio netto di 88,71 milioni (+9,59%) e un Cet1 ( Capitale primario di classe 1) del 19,33% (+21,2%), superiore di ben 6 punti percentuali rispetto a quello medio delle banche italiane ( 13,3%).

 

Una banca che va a gonfie vele con “un utile importante che ci permetterà di assistere e soddisfare le esigenze del territorio, come abbiamo sempre fatto in passato e dimostrato anche nel periodo della quarantena. Un risultato economico conseguito applicando una continua attenzione ai costi e una analisi attenta degli investimenti fatti”.

 

Il direttore Paolo Gonzo aggiunge a questa considerazione un distinguo essenziale: “Un risultato economico così significativo, è stato raggiunto non aumentando il costo dei servizi a famiglie e soci come invece altre banche hanno fatto”.

Tanto per dare qualche elemento, un conto corrente destinato a un giovane socio paga un canone annuo di 20 euro, mentre la media di sistema dall’ultima analisi disponibile di Bankitalia, è di 56,1 euro.
Lo stesso accade per i nostri soci e le loro famiglie che nella grande maggioranza non spendono più dei 55 euro di canone annuo previsti, che comprendono tutti i servizi di base. Anche qui, la media nazionale del costo teorico Isc calcolato secondo le regole di Bankitalia, supera del 38% quello previsto per i nostri soci arrivando fino a 115 euro annui”.


Spese costanti e vantaggiose sono uno dei fattori che spingono a diventare clienti della Cassa Rurale, infatti oltre 1.500 persone nel 2019 hanno scelto come partner bancario la Cassa Rurale; un numero in costante crescita che tocca a fine 2019 i 30.700, di cui oltre 2.000 sono riferiti ad attività economiche e 850 alle realtà del volontariato e del terzo settore.
La raccolta complessiva ha superato stabilmente il miliardo di euro, attestandosi a 1.043 milioni di euro con un incremento del 7,06%.
Gli impieghi vivi superano i 540 milioni di euro con un incremento del 2,67%, .
Il sostegno a famiglie, imprese e territorio è testimoniato dalla effettiva erogazione nel 2019 di 1.422 nuovi finanziamenti per circa 90 milioni di euro; un dato che conferma la Cassa Rurale nel ruolo di leader della Valle nell’erogazione di mutui ipotecari: ben il 70% di quelli stipulati vengono concordati con la Cassa Rurale.


La miglior prova che la nostra attività prosegue nel solco dei principi che hanno portato alla fondazione delle nostre Casse Rurali è proprio il continuo sforzo a consentire un accesso al credito, a famiglie ed imprese, semplice, immediato e coerente con le loro possibilità, e a condizioni di mercato concorrenziali” afferma sempre il direttore generale Gonzo.

 

Un periodo di lavoro molto intenso che però ha consentito di inaugurare a tempi di record la nuova filiale di Fonzaso, avviare la ristrutturazione della nuova sede della filiale di Lamon dove ci siamo trasferiti da pochi giorni e progettare l’apertura della nuova filiale di Pove per consolidare la nostra presenza nei vicini comuni veneti.


Ai dati di bilancio ufficiali va affiancata l’azione sociale, con l’attenzione alla crescita economica e culturale del proprio territorio.
Il Bilancio Sociale 2019 mostra contribuiti alle Associazioni, sconti e agevolazioni ai Soci e in genere alla comunità, per un totale di 1.084.535 euro.
E nelle situazioni di emergenza, come quella che tutti abbiamo vissuto per il Covid-19, la Cassa Rurale ha messo in campo direttamente e tramite raccolte fondi ben 160 mila euro che sono andati agli ospedali del suo territorio di competenza.


Nel complesso quindi un risultato fortemente positivo che nasce da strategie ben precise, sia manageriali che di radicamento nelle comunità, che fanno della Cassa Rurale un punto di riferimento imprescindibile per tutto il territorio.
Nel 2020 stiamo perseguendo le linee strategiche condivise con la Capogruppo – ha aggiunto Gonzo – con un impegno inatteso e straordinario: garantire da un lato la liquidità e dall’altro la moratoria dei prestiti per imprese, famiglie e lavoratori autonomi. Sostegno all’economia che evidenzia numeri significativi. “Abbiamo lavorato circa 300 nuovi prestiti per un controvalore di 28 milioni e altri 20 milioni sono in fase istruttoria per arrivare ad un totale di nuovo erogato di circa 50 milioni. Sono inoltre 1.100 le sospensioni delle rate mutuo accordate come previsto dal decreto Cura Italia

 

In sintesi, i buoni risultati ottenuti e strategie chiare consentono di affrontare le conseguenze Covid con la giusta attenzione, ma con la consapevolezza di partire da una posizione di grande solidità.